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L'impiallacciatura

Questo articolo non vuole essere un trattato sull'impiallacciatura, ma un breve descrizione per chi non dovesse conoscerla.


L'impiallacciatura (detto anche tranciato) è un foglio di legno molto sottile che, a seconda dell'essenza, si riesce a flettere fino ad un raggio di 10millimetri o poco meno; se si continua a stringere la curva, l'impiallacciatura si spacca. Questo materiale non è assolutamente in grado di sostenere dei pesi che siano superiori a pochi grammi. Quest'ultima caratteristica la dobbiamo al suo spessore che varia dai 4 decimi di millimetro (meno di mezzo millimetro) fino ad un millimetro (identificata dai falegname come impiallacciatura da 10 decimi). Personalmente un foglio di legno da 10/10 lo considero una lastronatura, ossia un foglio di legno che, a volerlo flettere si spacca molto prima dell'impiallacciatura.
Quindi, aumentando lo spessore aumenta la capacità di sostenere dei pesi ma riduce notevolmente la flessibilità.
La lastronatura, detta anche cartella, arriva fino a 3-5 millimetri di spessore, poi iniziamo a parlare di tavolette, tavole e tavoloni. Questi ultimi sono vere e proprie "fette" di tronco ed hanno uno spessore che può arrivare anche ai 7-8 centimetri.
Ai giorni nostri l'impiallacciatura  la si usa molto meno, in passato era utilizzata per rivestire del legno povero ed economico con del legno pregiato, una maniera per abbattere i costi. In fondo non è diverso dall'uso che oggi si fa con i fogli melaminici; questi ultimi sono lamine di materiali sintetico che vengono incollate per decorare pannelli di truciolare. 
Molto diverso è se con l'impiallacciatura e la lastronatura si vanno a realizzare gli intarsi (da non confondere con gli intagli). Gli intarsi sono disegni, veri e propri quadri, che, al posto del colore in tubetto, sfruttano il colore delle diverse essenze di legno

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